Tarocchi Egiziani di Giorgio Tavaglione
Enoil Gavat Tarot.
‘Benché tutto non sia permesso, tutto è possibile’. Questo è il detto degli alchimisti. Ed è con questo aforisma che Giorgio Tavaglione ha intrapreso lo studio delle “Sciolte pagine del libro di Thot” ovvero i Tarocchi, osservando e meditando ogni particolare. Questo mazzo di Tarocchi è firmato “Enoil Gavat”, si tratta del cognome di Tavaglione, scritto al contrario E-n-o-i-l G-a-v-a-t, un piccolo vezzo dell’autore.
A differenza dell’altro mazzo creato da lui, i Tarocchi delle Stelle, queste lame presentano delle caratteristiche monocromatiche molto marcate. I Tarocchi delle Stelle sono realizzati con colori accesi ed i simboli sono molto evidenziati, in modo da poterli osservare in tutti i loro aspetti. Nel Tarocco Egiziano, invece, Tavaglione adotta un metodo completamente opposto. Le Carte sono presentate con i colori ocra e azzurro. Ocra per la struttura generale e azzurro per i dettagli (ad esempio la copertura della biga sulla carta de “Il Carro” e il copricapo della sfinge che lo traina). L’autore ha volutamente mantenuto questa linea sobria, quasi scarna, per esaltare il messaggio profondo delle carte. Senza la distrazione dei colori vivaci, chi si avvicina a questi strumenti potentissimi può concentrarsi meglio sui simboli e trovare il significato nascosto che vogliono trasmettere.
Un’altra differenza importante è che sul mazzo dei tarocchi delle Stelle, le definizioni della carta sono delle singole parole che annunciano il messaggio della carta in modo molto semplice. Per il tarocco Egiziano, invece, Tavaglione ha scelto di descrivere ogni lama con una serie di frasi a supporto del processo meditativo di chi le osserva. Moltissimi, come sua abitudine, i riferimenti Kabalistici ed Astrologici.
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